La realtà esiste; esiste veramente! Ma se c’è chi afferma, con coerenza e costanza, che la realtà esiste ed è oggettiva, è possibile trovare anche chi è predisposto a credere vera e reale qualsiasi cosa, prescindendo da qualsiasi fatto o esperienza tattile, razionale, cognitiva. Se io inciampo e cado, posso fare tutti i … viaggi mentali che voglio, ma le escoriazioni ci sono! Eppure, da sempre, qualcuno conosce molto bene i propri interessi e privilegi, sa lottare per essi e, spesso, si impegna ad accrescerne in varietà e in quantità. Invece, da sempre, qualcun altro non riesce a capire e difendere ciò che ha e, anzi, perde quello che ha, senza reagire. Come è possibile tutto ciò? "Dividere", "confondere" e "dominare" sono le azioni necessarie per produrre la - da tutti disprezzata - “massa” o la “gente”. Così i "molti" vengono ridotti allo stato di "singoli". Il "gruppo" è frantumato in tanti "individui". Manipolando la comunicazione, l’informazione, l’educazione e l’istruzione si riesce ad andare, talvolta, perfino contro la natura o la Storia. Dall’attualità due esempi: “l’unione fa la forza!” e “la divisione è opera diabolica”. Invece, oggi, abbiamo che: “la forza è nella specializzazione e nelle individualità” e “l’unione, i diritti, la giustizia sono un retaggio di malvagie ideologie”. In questo modo gli slogan, ripetuti in modo ossessivo, finiscono con l’essere creduti (da parte di molti) veri, certi o la realtà. Ma la realtà vera finisce sempre con il manifestarsi. Chi domina e governa lo sa bene e, pertanto, deve trovare il modo di tenere la “massa” o la “gente” mentalmente impegnata, permanentemente in apprensione. Attraverso il monopolio sui mass-media la “massa” o la “gente” può facilmente essere orientata, condizionata e controllata. Ad esempio: può essere terrorizzata sia dalle azione di nemici tanto misteriosi quanto indeterminati sia per le conseguenze derivanti da modifiche nella società. L’uso strumentale dei mass-media consente, poi, di far ascoltare sempre una sola voce, di imporre un solo pensiero: quello del leader, del conducador, del duce. Ben presto tutto ciò che non è conforme non è ammesso. E allora il dissenso diventa il segno della sedizione, della asocialità. Tutte le manifestazioni di popolo non omologate sono presentate come assembramenti improduttivi, bivacchi di parassiti oziosi. Gli uomini liberi vanno aggrediti, sopraffatti, demonizzati, annientati. Quello che oggi è dato osservare, soprattutto in Italia, deve far riflettere e deve preoccupare.
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