Fin dall'alba dei tempi... nessun essere umano cammina da subito sulle proprie gambe.
Successivamente, anche andare in bicicletta è molto più facile da imparare se si ottiene un aiuto e un supporto.
La facilità d'uso degli strumenti "Internet" ha favorito la sua rapida diffusione. Chiunque, con un dispositivo adatto e un po' di pratica, può consultare Internet, ma non significa conoscere Internet.
Negli ultimi vent'anni molti commercianti e venditori di servizi hanno colto le opportunità di guadagno che Internet poteva offrire. Più di recente sono apparse su Internet molte nuove figure, che prima non esistevano e che possono esistere solo se c'è una Rete, e - ancora meglio - se è una Rete globale.
Poi è arrivato il momento dei "social" e degli "influencer". "Social" mette le persone in contatto tra loro. Gli "influencer", come suggerisce la parola, sono in grado di influenzare il comportamento delle persone. Gli "influencer" hanno seguaci tra le persone che apprezzano l'esistenza di un leader. Spesso gli influencer si affermano tra individui psicologicamente deboli, fragili o affetti da “personalità non strutturata”.
Le famiglie “vecchio stampo” hanno uno stile di vita consolidato e prudente. Sanno che il “divieto” da solo non ha mai dato buoni risultati.
Molti di coloro che hanno acquistato un telefono Android conoscono (o avrebbero potuto informarsi e apprendere) l’esistenza di un’applicazione molto utile chiamata: “Family Link”. Una volta installata “Family Link”, è possibile controllare il telefono da remoto. Ricorda: Family Link non è una delle numerose applicazioni esterne, fa parte del sistema Android ed è gratuita.
Ci sono anche molte altre applicazioni. Interessante è la possibilità di geolocalizzazione e “geofencing”. Perché consente di trovare lo smartphone in caso di smarrimento o furto, e anche di sapere dove si trova un familiare, al momento preciso, oppure questa applicazione consente di condizionare l’operatività dello smartphone, all’interno o all’esterno di un dato perimetro o area territoriale. Infine, ci sono applicazioni che condizionano la possibilità di installare o rimuovere altre applicazioni, che stabiliscono limiti di tempo totali per l'utilizzo dello smartphone, oppure orari di inizio e fine dell'utilizzo dello smartphone.
Qualcuno potrebbe dire che si tratta di un controllo come quello attuato dalla famosa società del "Grande Fratello", nel romanzo distopico "1984", ma non è così. Il fatto che un controllo rigido sia possibile, non significa che venga fatto e, in ogni caso, chi alla fine lo mette in pratica è un familiare, quasi sempre un genitore.
In questo modo, lo smartphone può essere dato a un giovanissimo, che non verrà escluso dalla cerchia dei suoi amici, né privato della possibilità di organizzare riunioni o fissare appuntamenti.
Altrimenti, con il limite dei 16 anni, avremmo un ragazzo che si troverà totalmente impreparato in circostanze particolari, come i recenti lock down.
Proprio come nelle famiglie tradizionali, o "alla vecchia maniera", i genitori supportavano i propri figli quando era il momento di insegnargli a camminare o ad andare in bicicletta, in qualche modo lo Stato deve intervenire per consentire ai genitori di essere ... genitori. Solo quando questo non è assolutamente possibile, lo Stato deve sussidiare o sostituirsi in questa funzione.
I decisori politici australiani hanno scelto di intraprendere una strada molto diversa, rendendo possibile l'accesso a Internet solo a chi ha più di 16 anni. Il governo australiano ha un anno di tempo per raggiungere l'obiettivo.
In Italia, ma anche in altri Stati, sono in molti coloro che sembra vogliano imitare la scelta dei decisori politici australiani.
Entro un anno vedremo che tipo di risultati saranno stati raggiunti.
Oggigiorno molti smartphone si accendono con l'impronta digitale, o con il riconoscimento facciale. Sono due opportunità. Ci vorrà un anno per renderle psicologicamente accettabili, appropriate, obbligatorie.
Un gran bel colpo per l'industria e un notevole successo per le "democrazie" nel raggiungere il controllo della società.
Credo che sia molto più urgente trovare un modo per "rendere la vita facile e serena" agli anziani, salvandoli dalle truffe che abbondano su Internet, e per gestire una burocrazia che si è trasferita su Internet.
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