Finalmente è stato attaccato lo Yemen. Ora è il momento giusto per dare una bella lezione anche all'Iran? Almeno così si riusciranno a chiudere i conti con tutti questi Paesi islamici canaglia.
Giusto.
E se non ci riusciamo?
Hai idea di cosa significherebbe?
Il ministro della Difesa britannico Shapps ha dichiarato in un'intervista al Telegraph che l'Iran deve costringere i suoi satelliti a fermarsi. “Devono costringere gli Houthi, gli Hezbollah libanesi e altri in Iraq e Siria a fermare le loro attività perché il mondo intero sta perdendo la pazienza”.
Il problema è che Shapps non ha capito che il "Mondo che sta perdendo la pazienza" non è mica il suo.
È quel tre quarti dell'umanità che ne ha le palle piene di noi Occidentali e del nostro colonialismo, razzismo e suprematismo bianco.
Con il mondo multipolare che si sta costruendo alla faccia nostra, illudersi di essere forti quando non lo si è più, è estremamente pericoloso.
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1948 adottò la Risoluzione 194/3 , chiedendo a Israele di far tornare nelle loro terre i palestinesi che aveva espulso dalla Palestina con la forza (la "Nakba").
La risoluzione è tutt'ora valida e ogni anno viene riaffermata e ripresentata ad Israele. Ma è solo una delle dozzine di risoluzioni che Israele continua a violare.
E nessuno lo ha mai bombardato per farle rispettare.
Nessuno gli ha mai imposto sanzioni per difendere "la legalità internazionale" e "un mondo fatto di regole".
Poi arrivano gli Houthi che - nel totale rispetto del diritto internazionale - si mettono a fare la "Guerra di Corsa" (cioè i famosi "corsari") per conto del legittimo (e mai contestato) governo di Gaza.
E in un attimo arriva una risoluzione dell'ONU che li condanna gli Houthi e praticamente lascia le mani libere agli USA.
Neppure il tempo di leggerla che piovono già le bombe sullo Yemen.
Eppure la risoluzione dice che gli Stati hanno il diritto di difendere le proprie navi.
Nessuna nave americana è ma stata minacciata dagli Houthi.
È davanti agli occhi di tutti (quelli che lo vogliono vedere) che la decisione adottata sulla sicurezza della navigazione nel Mar Rosso è solo un gioco politico e per favorire gli Stati Uniti e riscrivere a loro favore il diritto internazionale.
È difficile immaginare che dei semplici per quanto violenti e reiterati attacchi aerei possano scoraggiare gli Houthi dopo che i Sauditi non ci sono riusciti in quasi un decennio di guerra (che ha messo in ginocchio le casse Saudite, fra l'altro).
Gli attacchi aerei contro obiettivi Houthi potranno forse erodere marginalmente la capacità degli Houthi di lanciare missili e droni sul Mar Rosso, ma non ne bloccheranno certo le capacità offensive. È tutta roba montata su camion, che possono nascondersi ovunque.
Ma politicamente comunque i raid aerei un risultato l’hanno giù avuto ed è stato quello di rafforzare politicamente gli Houthi in patria e ingigantirne l'immagine all'estero.
Basta andare sui canali arabi per trovare video che mostrano centinaia di migliaia di persone che marciano nella capitale dello Yemen per protestare contro l’Occidente.
Ci sono già 20.000 volontari - tutta gente esperta di guerra e che ha combattuto contro i sauditi armati dagli USA - pronti a raggiungere Gaza.
Per le masse arabe gli Houthi che sfidano l'Occidente sono diventati un mito (e per i governi arabi moderati, Egitto in testa, un grosso problema di immagine).
La via diplomatica avrebbe potuto dare risultati migliori, ma ormai la credibilità degli accordi firmati dagli Occidentali è totalmente evaporata.
Nessuno - dopo questi ultimi due anni - si illude più che esistano ancora accordi, Leggi internazionali, trattati, che abbiano una qualche validità.
La diplomazia si è capito ormai che non porta più da nessuna parte.
A cominciare da quella mangiatoia gigante che sono le Nazioni Unite e le sue altisonanti istituzioni.
Mi dite alla fine a che cosa servono, se tanto sono in cinque poi a decidere tutto? Gli altri 191 che ci stanno a fare, se non la foglia di fico, l'alibi per mantenere in piedi il baraccone.
Il mondo ha bisogno di "soluzioni" e non di "risoluzioni dell'ONU".
FONTE: Per avere notizie e anteprime degli articoli di Gianluca Napolitano, opinionista, scrittore e giornalista d'inchiesta, questo è il link https://it.quora.com/profile/Gianluca-Napolitano.
Fai click su questa scritta
|