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Europa tiranna di Lidia Sella

A noi europei è ormai preclusa qualunque autentica possibilità di incidere sulle dinamiche politiche. Ridotti in schiavitù, trascinati verso un futuro estraneo e opprimente, obbligati a eseguire ordini assurdi, in apparenza impartiti dai vertici dell’Unione Europea, ma di fatto espressione di una volontà che promana dalle oligarchie massoniche e usuraie, oggi al comando di organismi quali WEF, ONU, NATO, OMS, Club Bilderberg, Aspen Institute…
Che si tratti di biolaboratori, digitalizzazione, passaporti vaccinali, credit carbon, flussi migratori, farina di grilli o concessioni balneari, il risultato non cambia. I popoli non contano nulla, né decidono alcunché. Sono anzi puntualmente vessati, derubati, penalizzati, umiliati. Devono subire, soccombere. Se provano a opporsi, il potere fa orecchie da mercante, avanza imperterrito, li stritola sotto i carri armati della ritorsione, della censura, del politicamente corretto. E di un mito del progresso che viene dipinto come necessario e inevitabile quando, viceversa, non è che il frutto delle elucubrazioni distopiche di un pugno di miliardari psicopatici.
I Paesi europei vengono invasi, le ricchezze depredate, i paesaggi deturpati. Al contempo, la società è stata imbarbarita, la gioventù decimata, la cultura cancellata. Eppure tutto ciò non è accaduto per caso. Giacché l’Europa, questa Europa totalitaria matrigna materialista, trappola normativa che si regge sulla truffa legalizzata dell’euro e del debito pubblico, è stata edificata con lo specifico obiettivo di spogliare a poco a poco la sovranità delle nazioni. Colpire le economie, l’identità etnica e le nostre tradizioni millenarie equivale a disintegrare il Vecchio Continente, a metterlo in ginocchio. Un passaggio prodromico all’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale che, entro il 2050, si prefigge di istituire un governo centrale, una moneta unica, un idioma comune e una religione universale, in un generale quadro di “decrescita felice”, transumanesimo e ipersorveglianza.
Le élite globaliste detengono immensi capitali, grazie ai quali controllano la finanza, i media, i governi, la magistratura.

Per il video, ripetutamente censurato, fai click su questa scritta : è il link al video pubblicato su Rumble.


Testo scritto e letto da Lidia Sella. In Rete su: Piazza Libertà. di Armando Manocchia.
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