Non finirà.
A meno di eventi imprevedibili Il conflitto si allargherà.
Non voglio fare della facile ironia, né limitare il discorso alle tristezze italiche, ma non dimenticatevi cosa ha detto Mario Draghi solo due settimane fa (il 13 giugno):
"l’Unione europea per sopravvivere deve necessariamente assicurare che l’Ucraina vinca la guerra anche a costo di un conflitto prolungato”
Il fatto è che l'Unione Europea (che ormai, è evidente, significa solo NATO) non è in grado di assicurare un bel niente. Meno che mai che sia l'Ucraina a vincere.
DI fatto ha puntato il dito sull'elefante nella stanza, una realtà plateale ma che nessuno vede.
Ha indicato alla Russia il percorso da seguire per far collassare l'Unione Europea senza troppo sforzo: sconfiggere militarmente l'Ucraina.
Non ci sono altri discorsi da fare, in merito. È palese.
Se per sopravvivere, l'Unione Europea ha bisogno che l'Ucraina vinca, cosa succede se questa "perde"?
Vedete?
La propaganda funziona bene finché i governi riescono a mantenere la gente esente dalle conseguenze tangibili delle balle che raccontano. Sta in piedi finché sacrifici e privazioni non toccano i comuni cittadini, e li toccano tutti.
Se toccano - anche a turno - solo determinate categorie e gruppi, si può giocare l'ultima carta di parzializzare, farli sentire isolati, casi anomali. Per un po' regge, tira un paio di calci al barattolo.
Ma quando la realtà comincia a mordere, anche solo a fare la spesa, hai voglia te a dare la colpa al destino cinico e baro.
La baracca viene giù, e quando viene giù, viene giù tutta insieme (e in malo modo).
Quindi avete ancora un po' di tempo.
Sfruttatelo al meglio.
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