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Un’analisi, quella delle elezioni di “midterm” americane, caratterizzata da manipolazione della realtà e sovrabbondanza di pettegolezzi. Le “prime penne” e i “mezzi busti”, dai mass-media, ci raccontano che: “i Repubblicani hanno vinto, ma non hanno vinto. Mentre i Democratici hanno perso, ma non hanno perso.”
Quali sono le ragioni di queste stravaganti affermazioni?
Queste le argomentazioni:
Stando ai “sondaggi” i Repubblicani avrebbero dovuto stravincere, ma poiché hanno sì vinto, ma non stravinto, allora i Repubblicani hanno perso.
Specularmente: stando ai “sondaggi” i Democratici avrebbero dovuto perdere rovinosamente, ma poiché hanno sì perso, ma non hanno perso in modo rovinoso, allora i Democratici hanno vinto.
Quindi la descrizione della realtà è subordinata alla precedente narrazione dei “sondaggi”.
Vi sembra normale questo modo di esporre un evento elettorale?
È tutto logico e razionale questo modo di analizzare l’accaduto?
Proviamo a sostituire, all’evento elettorale, un qualsiasi altro evento, anche un evento sportivo; e trarremo le sole ovvie conclusioni possibili!
In soccorso, alla anzidetta stravagante narrazione, proposta ed imposta dai mass-media, ma utile per plagiare ulteriormente le menti meno accorte o razionali e, quindi, più facilmente manipolabili, vengono forniti, in grande abbondanza, dei pettegolezzi.
Nel caso specifico, a riprova (ed a sostegno) dell’analisi (pessima) dell’esito elettorale, ci vengono raccontati (improbabili) “aspetti di puro colore”, grossolani pettegolezzi. Esempio: “da fonte sicura abbiamo appreso che, ora, Trump è furioso”, mentre, ovviamente: “da fonte sicura abbiamo appreso che, ora, Biden è felicissimo”.
Sul serio crediamo possibile che i diretti interessati abbiano, grossolanamente e platealmente, esternato il loro sentire?!
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mariopaganini@gmail.com
