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L’11 settembre dell’Europa, una promessa mantenuta

L’11 settembre del 2001, un gruppo di sabotatori buttò giù il “Centro Mondiale del Commercio”, simbolo dell’economia statunitense.
Lo scorso 26 settembre, ignoti sabotatori, dotati di altissima professionalità militare, hanno distrutto le tubature del Nordstream – la principale infrastruttura su cui si regge l’economia tedesca e di riflesso quella europea.
Certo, non ci sono state vittime dirette, ma chi ha distrutto il Nordstream aveva a disposizione mezzi per colpire l’Europa ben diversi da un taglierino da puntare alla gola di un’hostess, e avevano come bersaglio un tubo subacqueo e non un palazzo pieno di donne delle pulizie messicane clandestine.
L’attentato del 26 settembre contro l’Europa è stato mille volte più efficace di quello dell’11 settembre contro gli Stati Uniti.
Quali sono state le reazioni, rispettivamente, all’11 e al 26 settembre?
Appena nove giorni dopo l’attacco alle Torri Gemelle, il Presidente degli Stati Uniti, davanti al Congresso e al Senato riuniti insieme, fece uno storico discorso.
Esordì dicendo di aver identificato i responsabili dell’attacco:
“Chi ha attaccato il nostro Paese?
Le prove che abbiamo raccolto indicano un insieme di organizzazioni terroristiche, note come Al Qaeda.”
Al-Qaeda, disse Bush, era protetta dal governo di uno specifico stato estero, l’Afghanistan.
A quello stato estero, Bush impose le seguenti “demands“:
— Consegnate alle autorità degli Stati Uniti tutti i leader di Al Qaeda che si nascondono nel vostro Paese.
[…] Date agli Stati Uniti pieno accesso ai campi di addestramento dei terroristi, in modo da assicurarsi che non siano più operativi.
Queste richieste non sono aperte a negoziati o discussioni.
FONTE: https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/24096-miguel-martinez-l-11-settembre-dell-europa-una-promessa-mantenuta.html https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/24096-miguel-martinez-l-11-settembre-dell-europa-una-promessa-mantenuta.html
[…]
Da oggi in poi, qualsiasi nazione che continui a ospitare o a sostenere il terrorismo sarà considerata dagli Stati Uniti come un regime ostile.”
Successivamente, una delle prove della tesi di Bush sarebbe diventato un video del 27 dicembre del 2001, in cui Osama bin Laden, senza apertamente rivendicare l’attentato alle Torri Gemelle, disse:
“È importante colpire l’economia, che è la base del loro potere militare…”
Esiste un altro video in cui l’attuale presidente degli Stati Uniti, Joseph Biden, rivendica, anzi promette, in anticipo, l’attacco al polmone dell’economia tedesca, in manera assai meno vaga di quanto abbia fatto Osama bin Laden parlando del Centro del Commercio Mondiale:
“Se la Russia invade, il che significa carri armati o truppe che attraversano di nuovo il… confine dell’Ucraina, allora non ci sarà… più un Nord Stream 2. Noi, noi porremo fine a questo progetto”.
Alla domanda su come, visto che il progetto è sotto il controllo tedesco, Biden ha risposto: “Vi prometto che saremo in grado di farlo.”
Ma c’è un tocco buffo, di cui mi sembra nessuno si sia ancora accorto.
Ascoltate attentamente il video.
[Click sulla scritta https://yewtu.be/watch?v=OS4O8rGRLf8]
Al minuto 1.23, Biden esordisce dicendo: “If Germany… if Russia invades...”
Ovviamente è un innocente lapsus di un malato di Alzheimer che scambia il pulsantino dei like su Facebook con quello della bomba atomica, un lapsus provocato dalle domande precedenti che riguardavano la Germania; però fa sorridere.
Ora, non penso che nessuno abbia il minimo dubbio su chi abbia compiuto l’attentato per distruggere l’economia tedesca.
Un attentato avvenuto in una zona pattugliata esclusivamente dalla Sesta Flotta degli Stati Uniti, dove anzi alcuni mesi prima si erano svolte le manovre “Baltops”, focalizzate sull’utilizzo di droni subacquei.
Abbiamo visto come gli Stati Uniti hanno reagito all’11 settembre.
E gli europei, come hanno reagito al 26 settembre?
La deputata tedesca di sinistra, Sahra Wagenknecht, ha posto una semplice domanda al proprio governo: cosa ne sanno dell’attentato che ha distrutto l’infrastruttura vitale da cui dipende l’economia (e quindi il lavoro, le case, gli investimenti, la salute, per non parlare del riscaldamento) di 84 milioni di tedeschi?
Il governo tedesco, ha risposto:
“Finora non è stato possibile effettuare indagini sul posto, per cui il governo federale non dispone di informazioni affidabili sulle possibili cause dell’attacco”, scrive il ministero nella sua risposta, disponibile per la Berliner Zeitung.
Il ministero Habeck ha risposto in modo evasivo, se non addirittura negativo, alla domanda su quali fossero gli avvertimenti del governo su possibili attacchi agli oleodotti e quali misure fossero state eventualmente adottate.
Il Segretario di Stato per gli Affari economici Patrick Graichen ha scritto che le infrastrutture critiche come i gasdotti Nord Stream sono fondamentalmente soggette a una minaccia astratta. Diverse migliaia di chilometri di oleodotti non possono essere “completamente protetti” contro ogni rischio. Non ci sono altre informazioni per il Parlamento.”
Buon inverno a tutti!
In fondo, che problema c’é?
Invece di chiedere che gli Stati Uniti ci consegnino i sabotatori, possiamo comprare da loro a quattro volte il prezzo, il gas estratto con la devastante pratica del fracking.
Ma quattro volte il prezzo (cifra, lo so, molto a caso) per l’elemento fondante di qualunque economia, l’energia, significa semplicemente la fine dell’economia europea, come fattore significativo nel mondo.
E' un bene o un male, non lo so, magari il collasso di cinque secoli di arroganza non mi dispiacerebbe nemmeno, però poi ci sono di mezzo io e tutte le persone che mi sono care.
Ma mi sembra una questione di una gigantesca importanza.
FONTE: https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/24096-miguel-martinez-l-11-settembre-dell-europa-una-promessa-mantenuta.html
Click sulla scritta https://www.sinistrainrete.info/articoli-brevi/24096-miguel-martinez-l-11-settembre-dell-europa-una-promessa-mantenuta.html.




di Miguel Martinez
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