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A spasso per la discarica

Molto opportunamente gli Amministratori del Co.Se.Co. hanno organizzato visite guidate alla discarica - C.I.R. di Voltana. Infatti è quanto mai appropriato conoscere per capire e sapere prima di commentare. La discarica, con le dovute garanzie, può essere considerata un’industria come altre.
Tranquillizzato dall’illustrazione circa le misure di sicurezza in uso ed il modo di trattare i materiali raccolti, da semplice osservatore, ossia persona senza una competenza tecnica specifica, ritengo utile fare partecipe altri delle considerazioni che seguono. Avere raggiunto un “buon” livello di sicurezza è estremamente positivo, ma questo non esime dal tentare di raggiungere un livello “ottimo”, soprattutto se con poca spesa.
Anzitutto l’ingresso: accanto all’esame burocratico degli incartamenti che accompagnano i carichi e all’esame “a vista” sarebbe opportuno effettuare anche un “sondaggio” dei materiali interni al carico.
Può, poi, essere utile una comunicazione ufficiale quanto al numero dei controlli della falda interessata dalla presenza di un centro per il trattamento dei rifiuti. Forse ho inteso male, ma la legge ne chiede solamente due l’anno. Ammirevole che il Co.Se.Co ne effettui in numero maggiore soprattutto perché, sebbene effettuati da strutture pubbliche allo scopo preposte, questi esami hanno un costo che è imputato alla gestione della discarica. Considerata la zona di ubicazione della discarica (posta tra due canali ed in una zona …bassa) è conveniente qualche ulteriore controllo, soprattutto in occasione di precipitazioni od eventi particolari.
Poiché gestire i “rifiuti” non è solo un fatto politico, ma ha un rilevante aspetto economico, è opportuno ripensare alcune caratteristiche della gestione. Si potrebbero, ad esempio, praticare tariffe che premino la qualità della raccolta differenziata e/o riconoscere forme di indennizzo alle popolazioni poste a ridosso di un vicino comunque scomodo.
Inoltre una colonna di rifiuti “compattati” alta dodici metri ha un peso ragguardevole. Lodevole l’impegno di isolare il fondo della discarica con un triplo strato impermeabilizzante. Una alternativa: fare il mucchio meno alto ed un poco più ampio…
Ultimo in ordine, ma non per importanza: il dettato della legge. Oggi chi può (e se pressato da esigenze di bilancio “può” più e prima di altri) deve farsi carico delle emergenze altrui. Naturalmente il servizio ha un prezzo. Per evitare che qualcuno approfitti della disponibilità di altri sarebbe interessante introdurre la compensazione. Un esempio: Tizio, oggi, non è in grado di smaltire i propri rifiuti e paga Caio perché raggiunga lo scopo. Si potrebbe riconoscere a Caio l’opportunità di scegliere, domani, tra ritenere conclusa la transazione con il pagamento oppure rendere a Tizio, una volta che questi ha superata l’emergenza, il denaro ed i rifiuti. Si scoraggerebbero gli abusi e si incoraggerebbero i controlli.
Una curiosità finale: i gabbiani. La discarica è facilmente individuabile anche per gli stormi di gabbiani che volteggiano sopra di essa. Il giorno della visita ( 11/10/98 ) non se ne scorgeva alcuno…


Mario Paganini
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