[...] "Gli Stati Uniti si sono ritirati ... lasciandosi alle spalle uno stato fantoccio in rapido collasso, uno stato istituito e poi sostenuto per due decenni, al costo di 2,26 trilioni di dollari. ...
Una cosa onorevole da fare sarebbe quella di trasferire [traduttori e altro personale di servizio reclutato e impiegato dalle forze USA e NATO in Afghanistan negli ultimi due decenni] negli Stati Uniti e dare loro un posto dove vivere e una pensione.
Una cosa disonorevole da fare è ciò che gli Stati Uniti fanno di solito in tali circostanze: abbandonare i propri alleati non appena diventano inutili.
Il mondo intero sta guardando e la lezione che stanno imparando è questa: gli Stati Uniti sono in rapida e caotica ritirata, ed è palesemente insicuro essere alleati degli Americani o, peggio ancora, collaboratori degli Americani.
... Con oltre quaranta milioni di persone, [l'etnia Pashtun è] uno dei più grandi gruppi etnici del pianeta. La loro capacità di resistere agli Inglesi, ai Pakistani, ai Sovietici ed ora agli Americani/NATO si è dimostrata una delle più grandi storie di successo anti-imperialista del nostro pianeta. Di cosa è fatto il guscio di questa noce così difficile da rompere? Questa è una domanda interessante, ed è il motivo per cui ho deciso di includere un’esposizione sui Pashtun, la noce più dura di tutte le noci tribali."
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