Facciamo il punto della situazione. In tutto l’Occidente e (quindi, nonostante tutto) anche in Italia si fanno ottimi prodotti. I Cinesi (e non solamente loro) hanno usato poco la loro intelligenza, mentre hanno saputo ben sfruttare la sterminata riserva di manodopera a loro disposizione. Quindi: ci hanno copiato e sulla loro capacità di copiarci hanno basato il loro sviluppo economico.
Ma, ora, i cinesi stanno anche usando (e bene) la loro intelligenza. Ad esempio: hanno mandato in orbita un uomo. Ed ancora: stanno installando un loro sistema di posizionamento satellitare.
Invece che cosa stiamo facendo in Italia? Stiamo cercando di imparare a copiare, ossia: vorremmo fare, ora, quello che hanno fatto i cinesi fino a poco tempo addietro. Con altre parole: ora noi vogliamo a nostra volta copiare da quelli che ci copiavano!
Sì, lo so, dovrebbe essere un nonsenso manifesto. Eppure le scelte fatte ieri dal Governo Berlusconi e confermate - nella sostanza - oggi dal Governo Monti, vanno in quella direzione. Si continua a tagliare sull’istruzione e sulla ricerca. Si agevola la “fuga dei cervelli” … E si finisce per giocarsi tutto (il mercato) sul costo del lavoro. Si scommette, allora, sempre più sulla forza e resistenza fisica. La foga e la frenesia, poi, ci accompagnano ininterrottamente.
In Italia rischiamo di disimparare sia a fare uso della propria testa sia alla buona abitudine di fare, alla bisogna, ricorso al comune buon senso.
Insomma è come se stessimo copiando male dai cinesi. Così anche noi andiamo in orbita (senza decollare), finendo con l’essere ben lontani dalla realtà del quotidiano. Inoltre, con o senza navigatore satellitare e sistema di posizionamento proprietario, comunque: non abbiamo più riferimenti certi e condivisi; non sappiamo più chi siamo, che cosa vogliamo e dove stiamo andiamo.
In questa situazione non è facile essere ottimisti.
Forse può aiutare la considerazione che … poteva andare anche peggio. Infatti, se avessimo preso, come modello da copiare, anziché i cinesi, i pirati che - dalle coste del Corno d’Africa - infestano l’Oceano Indiano, a quest’ora e nel prossimo futuro ...
|