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L’economia dei professori e l’economia domestica

Ultimamente i Nobel per l’economia sono stati assegnati a studiosi propugnatori del liberismo economico. Ed è un dato di fatto che, per la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, il benessere, negli ultimi anni, è andato diminuendo. Dunque, c’è di che pensare, e pensar male! Perché se il pensiero liberista è premiato, ma i risultati del “libero mercato” non sono positivi, evidentemente l’assegnazione del Nobel pare una ricompensa agli orientamenti politici anziché ai meriti scientifici.
La macroeconomia ha regole diverse dalla microeconomia. Quello che vale per l’economia globale non può essere trasferito tout court all’economia domestica. Ma non è detto che, con un poco di buon senso, sia possibile il contrario.
Il patrimonio, il reddito e i lavoro sono costantemente gestiti da ogni famiglia. Occorre un minimo su cui costruire. Di solito dal lavoro deriva un reddito; una parte viene risparmiato e, non appena possibile, concretizzato nell’acquisto di un immobile, ad esempio la casa di abitazione. È una spirale virtuosa. Il patrimonio, poi, genera facilmente una rendita …
Quando il reddito non è sufficiente (es. riduzione o perdita del lavoro) si ricorre ai risparmi, all’indebitamento e alle dismissioni patrimoniali. La messa in vendita della propria abitazione è, ad esempio, l’ultima soluzione.
Anche uno Stato può decidere di mettere in vendita la ricchezza di tutti i cittadini, ossia i beni pubblici.
Come per un’abitazione, occorre non essere in una situazione disperata, ma poter aver un po’ di tempo per valutare le varie offerte.
Perché ci troviamo nella situazione di dover vendere, a pochi privati facoltosi, i beni pubblici, ossia di tutti? Com’è possibile che, ora, accanto alle difficoltà dei molti ci siano tali e tante disponibilità da parte di pochi? Com’è possibile che, ora, accanto a chi ha risorse fino alla terza settimana ci sia chi non sa come investire la ricchezza, magari accumulata in brevissimo tempo? Qualche cosa non opera come dovrebbe, oppure agisce benissimo nell’interesse di pochi e a danno dei molti!
Una raccomandazione: come per la vendita della propria abitazione sarebbe opportuno non essere assillati dall’urgenza, anche per i beni dello Stato facciamo molta attenzione, verifichiamo che non ci siano alternative e che non si trasformino in regalie ai soliti amici!


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