mariopaganini@gmail.com
  IL TACCUINO DI MARIO  
  HOME   LINK   LINK-IT   FOTO   PUBBLICAZIONI   PRESENTAZIONI   CHI SONO   RACCONTI
POESIE
  CITTADINO
CONSUMATORE
  ARTISTI
MOSTRE
  ARTICOLI
DOCUMENTI
 
STAMPA
Walt Disney non poteva immaginare le conseguenze...

Forse, in Occidente, il culto degli animali è iniziato con alcuni suoi film a cartoni animati, quali: La Carica dei 101 oppure Cenerentola. Note le trame: tanti simpatici animaletti, tutti (o quasi) pieni di buoni sentimenti, si ingegnavano a fianco di umani certamente buoni, ma anche bisognosi (gli umani) dell’aiuto, della forza o della saggezza di cani, gatti, topi, cavalli e uccellini.
In passato gli animali hanno avuto il rispetto degli uomini e, presso alcuni popoli, erano (e talvolta sono ancora) considerati perfino sacri.
Ora, gli animali, stanno diventando - dovunque - intoccabili.
Naturalmente non mi riferisco al piccolo teppista che trapana il carapace ad una tartaruga: E neppure al celebro leso che lega barattoli alla coda di un malcapitato cane. Od al frustrato, munito di patente auto, che se vede un gatto attraversare la strada non ha il minimo dubbio.
Mi riferisco ad alcuni atti contro allevatori di animali destinati alla produzione o alla sperimentazione.
Il proprietario di un gregge ha il diritto a non vedersi privato dei suoi ovini e caprini.
Il proprietario di un animale d’affezione ha il diritto a non vedersi derubato del suo cane, gatto o coniglio.
Inoltre (e al contrario) pochi fanno obiezioni sulle conseguenze della manipolazione genetica. Vengono prodotti, nell’indifferenza dei più, pulcini con petti o cosce enormi; pronti, in pochi mesi, a trasformarsi in alimento per gli esseri umani. Sono animali che, allevati in gabbie, all’interno di capannoni stipati all’inverosimile, non hanno mai visto il sole e neppure toccato il terreno...
Abbiamo, dunque, due estremi: svaporati che “liberano” (o espropriano) gli animali prodotti per la sperimentazione e consumatori assolutamente disinformati sui prodotti acquistati.
Un elemento però accomuna entrambi: la superficialità!
Chi si oppone alla ricerca scientifica in Italia, devastando e danneggiando allevamenti, riesce solamente ad impoverire tutto il Paese. Infatti, la ricerca verrà fatta, ad esempio, nella vicina Svizzera. In concreto: provocheranno una migrazione di ricercatori, un danno agli allevatori e un maggiore esborso per le royalties corrisposte per l’acquisto di farmaci brevettati e prodotti all’estero.
Per ora sui mass-media domina il buonismo e l’emozione.
Prima o poi arriverà anche l’informazione e il raziocinio.


Mario Paganini
GIAMPA Solution Questo sito NON utilizza cookie.