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Il “debito pubblico” sarà la nuova Bastiglia?

Introduce, nel suo sito, Beppe Grillo uno scritto di Roberto Scannapieco: “Due mondi si stanno scontrando. Può vincere il futuro, sopravvivere il passato o entrambi i mondi possono esplodere. Chissà... Io credo nell'utopia che sta diventando realtà. Non ne sentite già i segnali?
“Mi accorgo che siamo arrivati ad un bivio: da una parte c'è una società competitiva, elitaria, stressante, egoista, frenetica che crea un gran vuoto interiore e dall'altra una società collaborativa, a misura d'uomo, cooperativa, solidale, meritocratica, che lascia spazio al mondo interiore ed all'amore ed in cui nessuno si sente solo e trascurato, nessuno si sente inutile. È una utopia la seconda, ma la prima sta diventando un film dell'orrore nel quale si torna al tempo degli schiavi, al peggior feudalesimo, all'egoismo più spietato che considera la vita umana come una merce."
Poi, riprende Grillo affermando che: “La pensione è un ricordo dell'età dell'oro, destinata solo ai più fortunati […]. L'allungamento dell'età lavorativa ha due effetti, togliere qualche anno di serenità prima della morte a dei vecchi e impedire l'ingresso ai giovani nel mondo del lavoro. Avremo un esercito di anziani con la prostata un po' rincoglioniti che daranno la paghetta settimanale al figlio quarantenne disoccupato. Sono stampelle, appoggi necessari per tenere in piedi il Sistema.” E, sempre Grillo, aggiunge: “Ci aspetta dopo la recessione, la depressione. Durerà almeno tre/quattro anni. I prezzi saliranno. Gli stipendi diminuiranno. Si tirerà la cinghia fino all'ultimo buco. Lo spread scenderà e i Btp saranno salvi. L'operazione sarà riuscita e il paziente entrerà in coma. Molti mi chiedono "Ci sono alternative?". Questa domanda mi lascia sempre senza parole. Ci si dovrebbe chiedere perché siamo arrivati a questo punto e quali sono le cause. Chi sono i COLPEVOLI […], che hanno portato la Nazione sul baratro economico e fuori dalla democrazia, ed estrometterli per sempre dalla vita pubblica.”
Da Wikipedia: “La Bastiglia - fortezza parigina simbolo dell'ancien régime, oggi distrutta - fu assaltata il 14 luglio 1789 per rubarne le armi e liberarne i prigionieri. Sembra che di prigionieri ce ne fossero soltanto sette: cinque erano semplici ladri e gli altri due erano stati rinchiusi per volontà delle rispettive famiglie. La difesa di una fortezza pressoché inutile costò la vita a 32 Guardie Svizzere. La presa della Bastiglia divenne, poi, l'icona dell'inizio della Rivoluzione francese.”
Su Internet si trovano numerosi siti che riportano, in maniera ragionevolmente attendibile, l’ammontare del debito pubblico per i cittadini di ciascun Paese, Italia compresa.
Il predecessore di Mario Monti per tre anni ha negato la crisi; poi ha detto che, in Italia, non c’era la crisi; infine ha raccontato che la crisi sì c’era, ma l’Italia ne sarebbe uscita prima e meglio degli altri!
Abbiamo perso tempo prezioso!
Ora una manovra, fatta soprattutto di lacrime e di “tagli”, si abbatte sui soliti noti e con gli usuali metodi e caratteristiche. Inoltre, procrastinare la pensione, significa che, i lavoratori dipendenti, ogni anno, a partire dal prossimo, pagheranno (con il versamento dei contributi), ma non avranno nulla di più.
In tanti vorremmo vedere, ogni anno, a partire dal prossimo, un fisco più efficiente, giusto, europeo!
La Bastiglia fu simbolo di incapacità e di regole da rispettare. Il Debito Pubblico, ed i suoi gestori, potrebbero condividerne il destino.


di Mario Paganini
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