Shinichi era un bimbo di 3 anni e amava sfogliare dei libri illustrati; in uno di questi vide l’immagine di un triciclo e chiese al suo papà di averne uno in regalo per il suo compleanno. Ma in città non si riusciva a trovarne nemmeno uno; il Giappone era in guerra e tutto il metallo disponibile veniva impiegato nella costruzione delle armi. Poche settimane prima del suo compleanno, il triciclo venne regalato a Shinichi dallo zio, che lo aveva trovato tra i vecchi giochi di quando era bambino. La mattina del 6 agosto 1945 Shinichi era sul suo triciclo davanti casa, quando, all'improvviso la bomba atomica cadde su Hiroshima, a 1,5 km dalla sua abitazione. Un lampo lo colse colpendolo gravemente, fu trovato sotto le macerie ancora vivo e con la manina stretta al manubrio del triciclo. Il piccolino non superò la notte; mancavano dieci giorni al suo quarto compleanno. Il giorno dopo il padre, pensando che il suo bambino fosse troppo piccolo per riposare in una tomba lontano da casa, lo seppellì nel giardino dove amava giocare, insieme con il suo triciclo rosso. Solo dopo quarant’anni nel 1985, i genitori decisero di spostare i resti del bambino nella tomba di famiglia. Il padre di Shinichi decise di donare il giocattolo preferito del figlio al Museo della Pace. Un tragico simbolo di una guerra assurda dove a pagare le spese sono sempre gli innocenti.
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