Articolo Nr.549
del 04/06/2022
ODESSA: Vogliamo andare a proteggere il grano o andare a cercar grane?

“[…] Odessa è libera. Le truppe russe più vicine sono a 148 km. A sud si estende la costa che porta alla Romania.
Ricapitolando:
- non ci sono "porti" (plurale) da sbloccare: l'unico porto marittimo ucraino rimasto è Odessa, poi se vogliamo ci sono molti porti fluviali.
- Odessa non è bloccata dai russi ma dagli Ucraini stessi che hanno minato il porto, le spiagge e ogni possibile approdo sulla costa. Come le hanno messe possono levarle.
- il porto fluviale di Burlacha Balka - 30km di strada dal centro di Odessa - è specializzato nell'imbarco/sbarco di autoveicoli di importazione. E' il più grosso deposito doganale di auto dell'Ucraina. Ha piazzali in grado di ospitare migliaia di TIR.
- da lì parte la strada per la Romania che è completamente sgombra e la prima città che si incontra è precisamente il porto di Izmail. Sul Danubio…dal Danubio si va ovunque in Europa e in Asia minore.
- da Odessa per arrivare a Izmail sono solo 250 km seguendo la E15 (da Odessa A Mariupol, per dare un'idea, sono più di mille).
Di cosa stiamo parlando dunque ?
Dove sarebbe il blocco ?
Ma poi, diciamocelo francamente, le solerti flotte dell'Unione Europea da chi dovrebbero difendere le navi che portano il grano al mondo?
Dai russi, ovviamente. E da chi, se no ? Dalla "Spectre" ?
Quindi si vuole suggerire che i russi avrebbero intenzione di affondare i cargo di mezzo mondo in acque internazionali ?
E per impedirglielo facciamo sfilare il meglio della marina militare dei paesi NATO al largo della più grande, agguerrita, armata e inattaccabile base navale dell'intera Russia ?
[…] Una "missione navale" con decine di navi militari straniere - che nel Mar Nero neppure dovrebbero esserci - e per giunta sotto costa è roba che non rasserena di certo gli animi. […]”


tratto dall'articolo di Gianluca Napolitano pubblicato nel sito https://it.quora.com/