Articolo Nr.402
del 20/09/2021
Qualche cosa da RIDIRE. Oppure da RIDERE ?

Piccola cronaca: per una cena, tra amici nel locale di un amico, per non creargli problemi, ho ... sofferto il tampone.
Rammento che le "48 ore" decorrono dal momento in cui è eseguito il tampone. Quindi, come nel mio caso, se l'incontro conviviale avviene nelle giornate di Sabato, o di Domenica, o in un periodo festivo ... occorre regolarsi.
Farmacia Comunale A e C: "non siamo in grado di prestare il servizio".
La Farmacia Comunale B: "abbiamo già l'agenda piena".
Farmacia privata X: "siamo chiusi, per turno".
Farmacia privata Y: "non riusciamo, ma se vuole le fisso subito il giorno della prossima cena, scelga lei l'ora" [in effetti ho un altro momento conviviale].
Centro medico sanitario: "venga, senza problemi. Chiediamo 27 euro, ma l'esame è fatto da una dottoressa". Non sono stato ad indagare se la "dottoressa" fosse "una dottoressa" laureata in Medicina, oppure laureata in Farmacia.
Poi, come sempre in Italia, tramite una conoscenza, trovo accoglienza in un paesino limitrofo.
L'esame è fastidioso, ma tutto procede speditamente e ... a 15 euro.
Due riflessioni:
1 - al momento non c'è richiesta di tamponi, da parte di chi ne ha realmente necessità, ad es. perché deve recarsi al lavoro.
Eppure, per la mia esperienza, le strutture esistenti sembrano già in affanno;
2 - un lavoratore (od anche un pensionato) possono permettersi, ogni mese, circa 225 euro per dei tamponi ? E come rimediare il tempo necessario alle prenotazioni e all'esecuzione del tampone ?
Tentazione: non con gli amici, ma se si avvicinasse, a me che ho un tampone negativo - fresco, fresco, di poche ore - un individuo, a cui è stato inoculato il vaccino mesi addietro, potrei aver qualche cosa da ridire?
O da ridere ?
[ L'immagine è tratta dalla Rete. ]


di Mario Paganini