Articolo Nr.313
del 07/01/2021
Promemoria per sopravvivere al nuovo mondo. 8 di 10

8. CHI HA I MIEI STESSI BISOGNI È MIO AMICO.
Le categorie politiche novecentesche – in primis destra e sinistra – hanno perso il loro senso da almeno un trentennio. Oggi servono a irregimentare pezzi di consenso. A fabbricare mediaticamente mostri e nemici da dare in pasto a un’opinione pubblica disorientata. A dividere per imperare. A militarizzare ideologicamente fasce di società che, dialogando, si scoprirebbero invece tutt’altro che nemiche. Ricostruiamo le nostre identità non sulla base di opposizioni e di etichette artificiose. Ricostruiamoci a partire dai nostri bisogni e da chi oggi li condivide. Chiunque sia rimasto schiacciato dai perversi effetti del neoliberismo e cerchi di riscattarsi dalle catene economiche e culturali della globalizzazione finanziaria è un compagno di strada, un alleato. Quanti aspirano a una vita dignitosa, a un trattamento lavorativo giusto, alla difesa dei diritti costituzionali e delle proprie radici, già ora parlano una lingua comune. Basta che si ascoltino a vicenda, a prescindere da colori politici o pregiudizi culturali. Chiunque si trovi fuori dal campo della voracità finanziaria e dei profitti multinazionali a prescindere, oggi, lotta per la difesa della propria dignità, cerca una comunità ricostruita su vincoli solidali, aspira a una normalità democraticamente definita sulle istanze del cittadino. Questo è l’unico fronte che, compatto, può fronteggiare le lotte poste oggi dal capitale globale e dai suoi scherani. Il resto è un inganno pericoloso.
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