Articolo Nr.286
del 24/06/2020
Siamo messi bene? Questi sono i fatti. A te, le considerazioni ed i commenti.

Il giorno 22 giugno mi sono recato nell’ambulatorio del mio medico di base, per richiedere un esame cardiologico. Io, quel check-up, lo avrei dovuto fare, tempo prima, ma, recarmi in una struttura sanitarie, con una pandemia in corso nel Paese, per me era ... elemento di fortissima dissuasione.
Comunque il controllo del pacemaker andava fatto, così come trovare una spiegazione ad altri disturbi.
Mi reco nello studio del mio medico di base. E’ sostituito da un altro collega.
Con la prescrizione di quest'ultimo mi reco nella farmacia Comunale N di X, per fissare l’appuntamento.
Chi, in quella farmacia, provvede agli "appuntamenti", mi suggerisce di recarmi direttamente al reparto di Cardiologia dell’Ospedale Civile di X.
Passo il check point. Temperatura corporea 35,9. (?!) Adesivo celeste con lettera A
All’accettazione di Cardiologia mi fanno notare che, sul modulo che mi ha dato il medico, è indicata unicamente la richiesta di una visita cardiologica priorità B, “purtroppo” (per me) è stato omesso il dovuto, contestuale, necessario, elettrocardiogramma.
Contattato il medico, che si dice profondamente rammaricato e dispiaciuto.
Gentilissimo, il giorno 23 giugno, mi fa avere la nuova richiesta; adesso è indicato elettrocardiogramma e, ad abundantiam, anche il motivo della visita.
Il giorno 24 giugno torno alla farmacia Comunale N di X per fissare l’appuntamento.
L’addetta, sconsolata, mi suggerisce di recarmi nuovamente al reparto di Cardiologia dell’Ospedale Civile di X.
Passo il check point. Temperatura corporea 36,1. (miglioro!) Adesivo verdino con lettera V. (Boh!)
All’accettazione di Cardiologia mi informano di non poter fare nulla. Occorre recarsi al C.U.P. di X
Mi reco al C.U.P.
Fila esterna, sotto il sole di giugno. Sette adulti ed un bambino. All’italiana, chiedo: “chi è l’ultimo?”. Sono dopo una signora incinta. Faccio notare, alla signora, che alle nostre spalle c’è una siepe alta ed anche un alberello spelacchiato. Ho parlato intenzionalmente con tono di voce sostenuto. Dopo poco siamo tutti ordinati, in fila, a godere di una parvenza di ombra.
Arriva il mio turno. Entro nella sala: altra fila, ma, questa volta, ho il numero!
L’impiegata allo sportello C.U.P., dopo aver lungamente fissato lo schermo, mi informa di non essere in grado di fissare un appuntamento. Manifesto la mia perplessità. L’impiegata mi informa che "non esiste alcun elenco o calendario per appuntamenti e visite". Poi mi dà un pieghevole, con il Numero Verde, e mi invita a “provare a telefonare … ogni tre o quattro giorni.”
Mentre attendevo in sala ho sentito che numerose persone chiedevano informazioni per la scelta del medico di base. Chiedo anch’io all’impiegata se esiste un elenco dei medici tra i quali scegliere e qualche modulo da compilare. Mi indica un raccoglitore, sul lato opposto della sala, mi dice che posso usare il cellulare, per fissare i nomi dei medici convenzionati. Poi mi porge due fogli “compili questi due fogli e ce li faccia avere. Anche a mezzo e-mail.”
Ringrazio e saluto.
Questi i fatti.
A te i commenti ...
Dimenticavo: esiste il Decreto Legislativo 33-2013 ...


di Mario Paganini