Articolo Nr.239
del 19/05/2019
Sopraggiungerà la Pompei del capitalismo ?

Il Vesuvio aveva iniziato ad eruttare. I plebei e gli schiavi venivano distratti e sottratti alle quotidiane fatiche dal guardare e dal commentare l’evento.
I patrizi - preoccupati che la perdita di tempo di quelli procurasse una perdita di lavoro e, quindi, una perdita economica - prima tentarono con tante parole, di blandire e rassicurare gli animi, poi adottarono le usuali immaginabili, se non già note, forme “forti”, costringendo tutti a tornare, prontamente, alle quotidiane fatiche.
Non trascorse molto tempo ed accadde tutto quello che sappiamo. Pompei ed altri piccoli insediamenti urbani, posti sulle falde del Vesuvio, scomparvero dalla faccia della Terra.
Anche oggi "gli ultimi" ci fanno osservare che questo modello di sviluppo e di sistema economico, non va bene; devasta l’esistenza delle persone e devasta l’esistenza dell’ambiente circostante, in cui le persone vivono e operano.
Esaurite le parole rassicuranti, propinate dai mass-media, i capitalisti adottarono le usuali e note forme “forti”, costringendo tutti a tornare, prontamente, alle quotidiane fatiche.
Non trascorse molto tempo ed accadde tutto quello che in molti avevano immaginato, predetto e paventato. Tutto il pianeta Terra ne rimase sconvolto.

Liberamente ispirato alla pubblicazione edita dal Cenro Programmazione Editoriale (Modena).
Testo di Adriano Salvatori.
Immagini di Gloria Motta.


di Mario Paganini