Articolo Nr.235
del 05/05/2019
L’impiegato sempre più piegato, frustrato e soggiogato.

Quando i servizi non hanno il giusto riconoscimento, nel sistema sociale e/o nella struttura economica, inevitabilmente ne risentono la retribuzione e la dignità del lavoratore.
Pertanto se una professione è tenuta in grande considerazione dal comune sentire, chi la esercita avrà un grande riconoscimento sociale e un conseguente alto compenso. Questo tendenzialmente, poichè esistono sempre le eccezioni e le “storture”. Due esempi: un attore oppure uno sportivo godranno di maggiore popolarità e di emolumenti sproporzionati, se confrontati con il vincitore di un premio Nobel; ma questo è.
Con l’avvento della cosiddetta “rivoluzione industriale 4.0” alcune attività ed alcuni servizi vanno scemando e, quindi, non hanno più la considerazione sociale e il riconoscimento economico che riscuotevano in precedenza.
La risposta dei consigli di amministrazione, prontamente attuata dai manager aziendali?
Tagliare sugli investimenti in strutture e intensificare lo sfruttamento dei lavoratori!
Oggi assistiamo all'attuazione delle due strategie sopra indicate che, però, risultano efficaci unicamente nel periodo breve o brevissimo.
Oltrepassata questa soglia temporale o si cambiano le strategie o si innesca la rivolta silente dei lavoratori e l'insoddisfazione degli stessi mercati.


di Mario Paganini