Articolo Nr.148
del 23/12/2013
Nel nome di Beatrice. L'antivigilia di Natale.

Mamma mia, quanta strada hai percorso, piccolo uomo. Guarda dietro di te, l'impronta dei tuoi passi. E cerca di ricordare quante persone hai incontrato. Sei stanco, e ne hai ben motivo! Però, ancora uno sforzo. Lì, a quel punto del tuo cammino, ricordi il suo volto? E' il volto di una persona qualunque. Beh, proprio qualunque non puoi dire che lo fosse, se ancora, tra tanti volti, ricordi il suo volto. Se tra tante voci, ricordi il suono della sua voce. Se ancora in te sono ben vive le emozioni provate. Se ancora, tra tante parole, ricordi le sue parole.
Il tempo scorre, ma non sempre sana e guarisce. Il tempo ovatta, ma non cancella.
Quest'anno, piccolo uomo, la tua corsa è stata ancor più frenetica. Non è ancora Natale. Oppure Natale è già trascorso? Invano?!
Piccolo uomo, quest'anno chiedi al tuo Natale un regalo speciale: chiedi di dimenticare e di essere dimenticato.
E forse alla malinconia, per ciò che non poteva essere e non è mai stato, subentrerà la quiete.
Auguri!


di Mario Paganini