Articolo Nr.135
del 11/11/2012
La destra ruba. La sinistra tassa. Gli “apparati” … ingrassano

È assodato: non è possibile accumulare enormi fortune in pochissimo tempo e in modo onesto. Però se raggiungi posizioni di potere prima che ti raggiunga la Giustizia, l’hai fatta franca! È assodato che, in Italia, i politici sospettati di corruzione, indagati per corruzione o condannati per corruzione "preferiscano" i partiti di destra.
Tuttavia, gli italiani in genere, ed i politici in particolare, hanno spesso un’idea dello Stato e del “bene comune”, molto fragile, molto labile.
Ecco, allora, che - nel teatrino della politica - personaggi pluri-divorziati predicano il valore della famiglia, mentre vecchierelli, tanto arzilli quanto pedofili azzimati, si pongono come “testimonial” oppositori dei mezzi di contraccezione.
Ma le parole, quando sono contraddette dai fatti, trasformano tutto in una recita, in una farsa grottesca che sembra non finire mai.
Com’è possibile?
Una rivoluzione è come un incendio. Perché scoppi un incendio occorre qualche cosa che possa bruciare, un ambiente che ne consenta la combustione ed un innesco. Come un fiammifero, posto sopra vapori di benzina, ne determinano l’incendio e, in talune circostanze, provocano uno scoppio, così una rivoluzione è possibile se ci sono idee nuove che veicolano delle proposte alternative, se ci sono molte persone che anelano un cambiamento e se non esistono possibilità di fuga o di sfogo.
Al momento la situazione è cristallizzata. Gli elementi per scatenare una … reazione forte ci sono, ma manca la … contestualità. Se c’è la piazza in subbuglio, mancano leader, con progetti credibili ed alternativi. Inoltre, chi non è distratto dagli avvenimenti sportivi, dai concorsi “vinci facile”, dalla Rete, ecc. viene indirizzato a sfogarsi contro le minoranze, gli extracomunitari, ecc. Oppure deve imparare a “rassegnarsi vittima come tutti della congiuntura economica internazionale avversa”.
Mancano i “veri” leader poiché
- quelli che si richiamano alla “destra” hanno sovente chiarissimo il concetto di privato, meglio: il concetto di interesse privato!
- e quelli che si richiamano alla “sinistra” hanno sovente l’illusione che “deve provvedervi lo Stato”. Ma lo Stato siamo noi tutti. E quello che non riusciamo a pagare con le tasse lo otterremo ricorrendo al credito di terzi, ossia: con un debito pubblico. Poi un giorno … Un giorno tutti scopriremo che le tasse pesavano eccessivamente su alcuni, mentre altri proprio non le conoscevano! E, alla fine ed ora, ognuno avrà 32 mila euro di debito pubblico da dover fronteggiare!
Intanto chi poteva elaborare progetti alternativi è entrato a far parte del sistema. E, allontanandosi sempre più dalle persone comuni, è entrato a far parte di apparati burocratici. Ovunque prospera una molteplicità e stratificazione amministrativa. Enti, associazioni, confederazioni, unioni, sindacati, partiti, movimenti, confraternite (e chi più ne ha, più ne metta) sono radicati sul territorio e, tuttavia, spesso totalmente avulsi dal territorio. Esistono a livello centrale e sono anche capillarmente distribuiti a livello locale.
Una pletora di uomini e donne, sempre più onerosa e inefficiente, è dedita alla mediazione ed alla burocrazia fine a se stessa.
Questi apparati stanno intralciando la produzione, la crescita ed il cambiamento, ma ancora per poco tempo ...


di Mario Paganini